Avere 60/70 anni nel XXI secolo
Esaminando con attenzione la società di oggi, emerge una categoria demografica dalle caratteristiche uniche, mai riscontrate prima: persone tra i cinquanta e i settant’anni, che sembrano sfidare il concetto tradizionale di invecchiamento.

Questa generazione, infatti, rifiuta di identificarsi con il classico processo di invecchiamento, mostrando invece una vitalità e un’attitudine alla vita che segnano una vera e propria rivoluzione culturale.
Si tratta di una vera novità, paragonabile a quanto emerse nel XX secolo quando nacque la necessità di trovare un vocabolo, “adolescenza”, che definisse quell’insieme di bambini con i corpi in via di trasformazione e in piena crisi di identità.
Queste persone tra i cinquanta e settanta anni sono individui indipendenti e soddisfatti, che hanno costruito una carriera professionale e personale significativa, allontanandosi spesso da contesti lavorativi insoddisfacenti per dedicarsi ad attività che li appagassero davvero. Hanno trasformato il significato di “lavoro” da mero dovere a fonte di gratificazione, rompendo con una visione tradizionale e stanca che per decenni ha visto il lavoro come un sacrificio necessario, più che come un’opportunità di realizzazione. Molti di loro, infatti, non sentono la necessità di andare in pensione, e per chi lo ha fatto, il ritiro dal lavoro rappresenta un’occasione di crescita personale e di scoperta di nuove passioni.

Questa generazione affronta la vita con un approccio equilibrato e pragmatico, lontano dalle ansie o dalle illusioni giovanili. Sono persone che sanno trarre insegnamenti dalle delusioni e trasformare ogni sconfitta in una lezione, senza essere vittime di sconforto. Non rimpiangono la gioventù poiché competono su un piano diverso, uno stile tutto loro che non ha bisogno di imitare le mode o la bellezza effimera. Gli uomini non sentono il desiderio di misurarsi con icone sportive o con l’immagine dei giovani, e le donne, consapevoli della propria maturità e esperienza, non mirano a somigliare a giovani modelle, valorizzando invece le proprie conquiste interiori; gli uni e le altre sanno quanto è importante uno sguardo complice, una frase intelligente o un sorriso illuminato dall’esperienza.

Generalmente soddisfatti del loro stato civile, se non lo sono cercano di cambiarlo. E’ difficile che si disperino per una delusione sentimentale; diversamente dai giovani conoscono e sanno valutare tutti i rischi. Nessuno di loro piange quando perde ma riflette e prende nota.

All’interno di questo universo di persone sane, curiose e attive, le donne hanno un ruolo di spicco. Hanno vissuto l’epoca d’oro del femminismo, cavalcando il cambiamento sociale degli anni ’60 e ’70 e facendosi strada in un mondo che fino ad allora era stato governato da aspettative e stereotipi rigidi. Hanno rivendicato il diritto di scegliere il proprio percorso: alcune hanno deciso di vivere da sole, altre hanno intrapreso professioni tradizionalmente maschili, altre ancora hanno deciso di diventare madri oppure di non avere figli. Queste donne hanno plasmato le proprie vite seguendo un sentiero unico e personale, realizzando le proprie ambizioni.

Tra le caratteristiche riconoscibili negli individui di questa nuova frangia sociale, ritroviamo la capacità di non sentirsi limitati dall’età, di saper stare al passo con i tempi, usando il computer come se l’avessero fatto per tutta la vita. Si distinguono per una spiccata flessibilità mentale che permette loro di rimanere aggiornati in un mondo dominato dalle tecnologie digitali. Sono perfettamente a loro agio con smartphone, social media e messaggistica, comunicano con gli amici attraverso e-mail o whatsapp, strumenti che utilizzano per mantenere contatti sociali vivi e per comunicare con figli e nipoti lontani.

Rappresentano l’inizio di una nuova fase della vita, che ancora non ha un nome definito, ma che va oltre l’immagine convenzionale della vecchiaia. Per i sessalescenti, il passare del tempo non è una minaccia ma una risorsa; riflettono sulla loro gioventù senza malinconie e con un senso di realismo che li porta a vedere gli anni passati come un periodo di crescita, ma non come l’apice della loro esistenza.
Ogni mattina, i sessalescenti affrontano la vita con entusiasmo, hanno progetti nuovi e uno spirito di scoperta che li spinge a guardare avanti. Celebrare l’alba di un nuovo giorno diventa un modo per riconoscere il proprio valore e l’importanza della serenità interiore, spesso coltivata in segreto, come un piccolo tesoro personale.
