CORONAVIRUS COME LA SPAGNOLA?

C’è chi paragona il coronavirus alla influenza spagnola del 1918 prevedendo su questa base una seconda ondata. Ma i due virus sono davvero equiparabili?

Il paragone tra la pandemia di Spagnola del 1918-19 e l’attuale pandemia da Coronavirus, che viene fatto con insistenza da più parti, è sicuramente preoccupante, anche perché si tenta di fare delle previsioni in base a quanto successe allora.


La questione merita quindi un approfondimento.

L’influenza Spagnola fu una pandemia influenzale, causata da un virus insolitamente letale, che fra il 1918 e il 1919 uccise decine di milioni di persone nel mondo; i morti stimati furono quasi 50 milioni.  Quasi ovunque il contagio si diffuse dai porti frequentati dalle navi che trasportavano le truppe; ci furono ben tre ondate epidemiche e la seconda fu la più devastante.

L’attuale pandemia è causata da un virus completamente differente, appartenente alla famiglia dei Coronavirus. Questa è la prima fondamentale distinzione.
Mixovirus e Coronavirus sono due famiglie di virus molto diverse tra loro per caratteristiche, trasmissibilità, tassi di attacco e letalità. Il virus influenzale inoltre muta con cadenza annuale e si ripresenta in autunno inoltrato, cosa che i Coronavirus non fanno. È la ragione per cui il vaccino antinfluenzale deve essere aggiornato e modificato ogni anno e vengono fatte le campagne di vaccinazione di massa.

Ma non solo; il virus influenzale H1N1 della Spagnola aveva subito una mutazione talmente importante da generare una malattia infettiva inedita, aggravata dalla assenza di una immunità pregressa da parte delle popolazioni. Induceva nei giovani, con sistema immunitario perfettamente funzionante delle risposte paradosse abnormi che causavano danni multiorgano. Colpiva, sorprendentemente, i soggetti al di sotto dei 40 anni, mentre il Covid -19 è patogeno prevalentemente dai 65 anni in su.

In aggiunta, si diffuse alla fine di una lunga guerra che aveva indebolito le popolazioni dal punto vista sanitario e alimentare. Il virus poté diffondersi rapidamente perché le truppe erano ammassate nelle trincee ed i lavoratori erano costretti a lavorare anche ammalati per rifornire i soldati al fronte, e il segreto militare, applicato in tutte le nazioni in guerra, occultava ogni informazione. Questa è un’altra differenza fondamentale: oggi, l’informazione, grazie ad internet, ai network fra laboratori di ricerca e alla condivisione dei dati scientifici, determina un approccio ed una capacità di risposta molto differenti ed estremamente più rapidi, inimmaginabili nel 1918.

Questi elementi permettono di giungere alla conclusione che la “Spagnola” e l’attuale epidemia di Coronavirus non sono paragonabili. Ne consegue che essendo l’agente infettante dell’attuale pandemia un Coronavirus, non c’è alcun elemento oggettivo per potere prevedere o supporre altre ondate epidemiche fra 2-3 mesi o una cadenza periodica annuale, come accade con l’Influenza.
Il solo termine pandemia non giustifica paragoni o similitudini tra Mixovirus e Coronavirus, che oltretutto non sembrano fondate sulle conoscenze storiche epidemiologiche note.

Fonte:

https://ilbolive.unipd.it/index.php/it/news/coronavirus-spagnola-differenze-somiglianze

https://www.lastampa.it/topnews/lettere-e-idee/2020/06/29/news/il-coronavirus-non-e-la-nuova-spagnola-1.39021224

https://www.triesteallnews.it/2020/05/01/coronavirus-e-come-la-spagnola-il-mistero-delle-svalbard/

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